Il Festival AG Noir si svolge nei Giardini di Palazzo Tagliaferro ad Andora.

ANDORA

Alle estreme propaggini della provincia di Savona, tra Laigueglia e Cervo, al confine con quella di Imperia, la cittadina prende il nome dalla leggenda di Andalora, una giovane donna rapita dal principe saraceno Al Kadir. Sulle sue tracce si getta Stefanello, il promesso sposo, che resta ucciso nel tentativo di liberarla: Andalora, travolta dalla disperazione, sceglie di gettarsi in mare.

Votata soprattutto sull’agricoltura e il turismo (Bandiera Blu dal 1975), la popolazione di Andora nel periodo estivo passa dai 7.500 residenti a quasi 100mila presenze grazie alla presenza di hotel, B&B e agriturismi, ma soprattutto per via delle seconde case di piemontesi e lombardi. Numerose le opportunità per attività sportive, a cominciare dalla vela e gli sport acquatici praticati nei circa 30 bagni marini, ma molto apprezzati sono anche i percorsi per suggestive escursioni a piedi, a cavallo o in mountain-bike fra antiche borgate, boschi e uliveti.

Punto di partenza per le escursioni per il Santuario dei Cetacei, Andora vanta un porticciolo totalmente rinnovato, considerato fra i meglio attrezzati del Ponente Ligure.

Fra le specialità del posto il celebre “basilico di Andora” Dop e l’olio della Val Merula.

PALAZZO TAGLIAFERRO

Palazzo Tagliaferro, cuore culturale della città di Andora, divenuto in questi anni un punto di riferimento per l’arte contemporanea nazionale ed internazionale, sviluppa un intenso programma annuale articolato attraverso percorsi espositivi, che alternano a figure di artisti che hanno scritto un’importante pagina di storia nel contesto linguistico di riferimento ad altri di una generazione contemporanea di mezzo che ha già messo a segno la sua ricerca estetica ed il pensiero

teorico che la sottende, e attraverso eventi quali concerti, spettacoli dedicati al teatro e all’incontro tra musica e video, incontri letterari e festival che vedono avvicendarsi nella splendida location personaggi del mondo dello spettacolo, scrittori e personalità di rilievo.

Grazie alle costanti collaborazioni internazionali Palazzo Tagliaferro, oltre ad offrire costanti stimoli e spunti di riflessione

ai suoi cittadini ed ai tanti turisti che ogni anno soggiornano nella città, è prezioso strumento per la città nello sviluppo di rapporti bilaterali ottenuti grazie alle sinergie in campo umanistico e culturale.

Palazzo Tagliaferro, nato da un importante lavoro di riqualificazione della zona di Largo Milano, per molti anni in forte degrado.

L’imponente edificio del XVIII secolo che presenta le caratteristiche tipiche delle dimore nobiliari di campagna di fine XVIII – inizio XIX secolo, è stato completamente ristrutturato e recuperato all’uso pubblico dopo un periodo di abbandono che risaliva agli anni ‘70.

Sala mostre del Piano Nobile

Al secondo piano che è stato definito il piano nobile sono stati scoperti e recuperati alcuni pregevoli affreschi rinvenuti

dopo la rimozione di alcuni intonaci successivi all’epoca di costruzione.

Questo piano sede del Contemporary Culture Center, la Galleria Civica della città di Andora, gestito per conto dell’Amministrazione dall’Associazione Culturale CEContemporary, ospita tutto l’anno mostre d’arte contemporanea su tematiche sviluppate attraverso le opere di artisti selezionate dalla commissione esaminatrice.

Museo Mineralogico Luciano Dabroi

Situato al primo piano di Palazzo Tagliaferro, può essere considerato, per quantità e per qualità il secondo Museo di Mineralogia d’Europa.

Il museo propone una collezione di più di 5000 pezzi donata al Comune di Andora dal dottor Luciano Dabroi, al quale il museo è intitolato. Luciano Dabroi (1933-2003) cittadino andorese, scrittore e studioso dedicò gran parte della sua vita alla ricerca ed alla raccolta di minerali tra i quali una mirabile scelta di quarzi di provenienza ligure e piemontese. Oltre ad una ricca varietà di quarzi tramoggiati, si possono ammirare campioni elbani di Brosso, rodingiti, piriti e rose del deserto che sono stati interamente catalogati ed etichettati da un gruppo di volontari con nome, origine e provenienza. I minerali sono conservati in moderne vetrine illuminate che ne mettono in risalto gli straordinari colori ed i magici riflessi.All’interno del Museo Mineralogico Luciano Dabroi vengono allestite periodicamente mostre d’arte e eventi culturali che hanno tematiche riconducibili alla natura, alla terra, al mondo scientifico e minerario. Inoltre durante l’anno vengono programmati percorsi didattici rivolti alle scuole primarie e secondarie.

Museo Thor Heyerdahl

Dal 2019 il Museo ospita una sezione dedicata al famoso esploratore norvegese Thor Heyerdahl che trascorse gran parte della sua vita ad Andora a Colla Micheri La storia narra che Thor Heyerdahl cercasse il paradiso in terra e che ritenne di averlo trovato qui, nel borgo medievale sulla collina di Andora, che al suo arrivo era quasi disabitata con strutture da ristrutturare che Thor Heyerdahl acquistò con il sogno di riunire in questo splendido luogo i grandi della Terra in modo da convincerli a sviluppare politiche di pace e di attenzione all’ecologia ed alla cooperazione fra persone di differenti origini e nazionalità.

Il percorso che ha portato all’allestimento della sezione dedicata a Thor Heyerdahl all’interno del Museo Mineralogico Dabroi ha raccolto il patrimonio culturale del grande antropologo creando una sinergia fra le municipalità, un’interazione fra istituzioni che hanno dato il patrocinio all’iniziativa quali L’Ambasciata D’Italia a Oslo e l’Ambasciata di Norvegia in Italia, l’Istituto Thor Heyrdahl che ha sostenuto il progetto, il Museo Kon-Tiki di Oslo che ha reso disponibili importanti cimili e reperti per l’allestimento del Museo, per arrivare alla sinergia fra differenti persone portatrici di differenti esperienze quali le curatrici del percorso espositivo le prof.sse Luisa Faldini e Anna Casella dell’Università Cattolica di Milano che con Renata Tiramani e Bjorn Heyerdahl hanno lavorato nella casa archivio, della Famiglia Heyerdahl e al Museo Kon-Tiki al fine di selezionare i reperti che si trovano nel percorso espositivo quali modellini delle imbarcazioni, cimeli, documenti inediti, reperti fotografie e disegni realizzati dal ricercatore che permetteranno al visitatore di scoprire le imprese ed alcuni aspetti inediti della personalità di “Thor Heyerdahl – L’uomo che volle cambiare la storia”.